Forma breve
a cura di Daniele Borgogni, Gian Paolo Caprettini, Carla Vaglio Marengo
Il presente volume è uno degli esiti di un convegno internazionale che si è tenuto presso l’Università di Torino dal 7 al 9 aprile 2014.
L’idea di organizzare un convegno sulla “forma breve” è nata, da un lato, dalla rilevazione della costante presenza della forma breve in ogni epoca e ambiente culturale, attestata e documentata nel tempo, impegnata nella creazione di forme essenziali e minime di grande e illimitata potenzialità germinativa; dall’altro, come segnalazione di un processo creativo, di un concetto operativo, di un ‘fare’ artistico in atto, che opera producendo, con inesauribile dinamicità e vigore, riscritture, ricombinazioni, incroci, ibridazioni e rifunzionalizzazioni dei suoi elementi costitutivi nei vari generi e modelli. Sempre ponendosi non quale episodica, occasionale e improvvisata creazione o esercizio di stile, ma piuttosto come necessario e strategico, spesso rivoluzionario, strumento di creazione artistica, a un tempo unicum e multiplo, “originale” e replica.
Con la convinzione che la dinamicità, la vitalità, l’insorgenza del nuovo e insieme la permanenza e la tenuta della forma breve come istanza ricorrente e ineludibile siano da sottoporre a una costante riconsiderazione e verifica critica, il convegno ha inteso offrire l’occasione per una rinnovata analisi e discussione, di cui il volume ora presentato è concreta testimonianza.
anno di pubblicazione 2016L’idea di organizzare un convegno sulla “forma breve” è nata, da un lato, dalla rilevazione della costante presenza della forma breve in ogni epoca e ambiente culturale, attestata e documentata nel tempo, impegnata nella creazione di forme essenziali e minime di grande e illimitata potenzialità germinativa; dall’altro, come segnalazione di un processo creativo, di un concetto operativo, di un ‘fare’ artistico in atto, che opera producendo, con inesauribile dinamicità e vigore, riscritture, ricombinazioni, incroci, ibridazioni e rifunzionalizzazioni dei suoi elementi costitutivi nei vari generi e modelli. Sempre ponendosi non quale episodica, occasionale e improvvisata creazione o esercizio di stile, ma piuttosto come necessario e strategico, spesso rivoluzionario, strumento di creazione artistica, a un tempo unicum e multiplo, “originale” e replica.
Con la convinzione che la dinamicità, la vitalità, l’insorgenza del nuovo e insieme la permanenza e la tenuta della forma breve come istanza ricorrente e ineludibile siano da sottoporre a una costante riconsiderazione e verifica critica, il convegno ha inteso offrire l’occasione per una rinnovata analisi e discussione, di cui il volume ora presentato è concreta testimonianza.
pp. 664
ISBN cartaceo 9788899200916
ISBN pdf 9788899200923
Ricercatore di Lingua e Traduzione – Lingua Inglese presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino. Si occupa prevalentemente di teoria e pratica della traduzione, stilistica e linguistica cognitiva, testi della prima modernità inglese e delle forme multisemiotiche dell’emblematica europea. Tra le sue pubblicazioni: la monografia “Pondering Oft”: lettura argomentativa del Paradise Regained di John Milton (1998); il volume collettaneo Le Scritture e le riscritture. Discorso religioso e discorso letterario in Europa nella prima età moderna (2005); la prima edizione critica italiana con introduzione, traduzione e note di Paradise Regained di John Milton (2007); la cura di Cimbelino, 1Enrico VI, 2Enrico VI, 3Enrico VI (Introduzione, traduzione, note) per la nuova edizione Bompiani delle opere complete di William Shakespeare (2014-).
Dal 1975 al 2013 ha insegnato nell’Università degli Studi di Torino, dove è stato professore ordinario dal 1994, prima di Semiotica poi di Semiologia del cinema e degli audiovisivi; fondatore nel 2003 e direttore della televisione universitaria Extracampus, direttore del Master in Giornalismo (negli anni 2009-13).
È stato consulente al progetto, collaboratore e redattore della Enciclopedia Einaudi (1977-82) e presidente della Associazione Italiana di Studi Semiotici (1996-99). Ha pubblicato numerosi volumi, in particolare di analisi dei testi e delle culture – da San Francesco, il lupo, i segni (1974) a Lo sguardo di Giano. Indagini sul racconto (1980), da Simboli al bivio (1992) a Colpi di testo. Dinamiche dell’immaginario narrativo (2005), da Semiologia del racconto (1992) a Ordine e disordine (1998) al Dizionario della fiaba italiana (2000, con A. Perissinotto).
Nel settore della semiotica generale, da Aspetti della semiotica (1980) a Segni, testi, comunicazione (1997), in quello dei media e della televisione da Totem e tivù (1994, 2001) a La scatola parlante (1996), da Tutta colpa della tivù (2004) a Semiotiche al cinema (2006, con A. Valle), da Il barbecue della verità. Maldicenze, pettegolezzi, intercettazioni (2012) a Modernità all’italiana. Origini e forme dello spettatore globale (2012). È autore della raccolta di poesie Parole peregrine (2010). Nel 2016 ha tenuto un corso sulla conduzione televisiva per il Master in
Giornalismo (Università di Torino). Collabora a “Scienze e Ricerche” e a varie testate giornalistiche. Ha in preparazione un volume sugli archetipi della cultura e dei media.
Dal 1975 al 2013 ha insegnato nell’Università degli Studi di Torino, dove è stato professore ordinario dal 1994, prima di Semiotica poi di Semiologia del cinema e degli audiovisivi; fondatore nel 2003 e direttore della televisione universitaria Extracampus, direttore del Master in Giornalismo (negli anni 2009-13).
È stato consulente al progetto, collaboratore e redattore della Enciclopedia Einaudi (1977-82) e presidente della Associazione Italiana di Studi Semiotici (1996-99). Ha pubblicato numerosi volumi, in particolare di analisi dei testi e delle culture – da San Francesco, il lupo, i segni (1974) a Lo sguardo di Giano. Indagini sul racconto (1980), da Simboli al bivio (1992) a Colpi di testo. Dinamiche dell’immaginario narrativo (2005), da Semiologia del racconto (1992) a Ordine e disordine (1998) al Dizionario della fiaba italiana (2000, con A. Perissinotto).
Nel settore della semiotica generale, da Aspetti della semiotica (1980) a Segni, testi, comunicazione (1997), in quello dei media e della televisione da Totem e tivù (1994, 2001) a La scatola parlante (1996), da Tutta colpa della tivù (2004) a Semiotiche al cinema (2006, con A. Valle), da Il barbecue della verità. Maldicenze, pettegolezzi, intercettazioni (2012) a Modernità all’italiana. Origini e forme dello spettatore globale (2012). È autore della raccolta di poesie Parole peregrine (2010). Nel 2016 ha tenuto un corso sulla conduzione televisiva per il Master in
Giornalismo (Università di Torino). Collabora a “Scienze e Ricerche” e a varie testate giornalistiche. Ha in preparazione un volume sugli archetipi della cultura e dei media.