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cartaceo, ISBN 9788899200572
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«In qualunque lingua sia scritta» Miscellanea di studi sulla fortuna della novella dell’Europa del Rinascimento e del Barocco
a cura di Guillermo Carrascón

collana Novellieri italiani in Europa
anno di pubblicazione 2015
pp. 232
ISBN cartaceo 9788899200572
ISBN pdf 9788899200589

La novellistica italiana, che prese il via con Giovanni Boccaccio e i suoi numerosi emuli, servì da veicolo, da modello e da intertesto a un Rinascimento tra il dotto e il popolare della narrativa europea, che contribuì a riconfigurare secondo nuovi modelli la cosmovisione moderna del Vecchio Continente. Matteo Bandello, uno dei più originali tra i novellieri rinascimentali forse lo intuiva quando nella sua epistola prologale «ai candidi e umani lettori» scriveva di essersi convinto «che cotesta sorte di novelle possa dilettare <i>in qualunque lingua essa sia scritta</i>». La cultura europea, con tutte le sfumature dovute ai ritmi politici della sua storia e alle sue diversità linguistiche, è anche profondamente unitaria e ha oggi più che mai bisogno di un approccio globale ai suoi diversi fenomeni letterari e artistici. Si rende necessario mettere a confronto tra di loro le esperienze culturali e in particolare letterarie monolingui e nazionali, per capire la portata paneuropea di una rivoluzione epistemologica come quella che si compie con la creazione di un nuovo spazio immaginativo tra favola e Storia, quello proprio della novella. Questo tipo di ricerca è quello con cui gli studi umanistici possono oggi contribuire, offrendo il proprio approccio alternativo, alla costruzione di un’Europa delle persone e di un mondo “globale”: la conoscenza delle profonde radici storiche e genetiche di una “globalizzazione”, per quanto regionale, europea appunto, base di un’identità comune molto più antica e molto più saggia di quella meramente economica e mercificata che oggi è stata elevata a categoria di panacea.


Ricercatore confermato di Lingua e Traduzione - Lingua Spagnola presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Scienze Letterarie e Filologiche dell’Università degli Studi di Torino dal 2008; e dalla estinzione delle facoltà (2012), nel Dipartimento di Studi Umanistici della stessa Università. Dopo gli studi di licenciatura in Filologia Ispanica all’Università Autónoma de Madrid, nel 1989 ottenne il titolo di Master of Arts in Letterature Ispaniche presso la Johns Hopkins University di Baltimora (Maryland, USA). Ha insegnato Lingua, letteratura e cultura spagnola presso il Dickinson College (Carlysle, PA) e il Goucher College (Towson, MD) oltre alla stessa Johns Hopkins. È stato Lettore di Scambio di Spagnolo dell’Università degli studi di Torino dal 1993 al 2005; Professore a contratto di Lingua Spagnola e di traduzione presso la stessa Università e presso la Scuola Superiore di Interpreti e Traduttori di Forlì, Università di Bologna. Dal 2005 al 2008, è stato Ricercatore di Letteratura Spagnola presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Direttore (e membro fondatore del consiglio di Redazione) di “Artifara. Revista online de lenguas y literaturas ibéricas e iberoamericanas” del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, fondata dal Prof. Aldo Ruffinatto. Componente del Comitato Assessore della Revista Historia Autónoma.
Dal 2012 a luglio del 2015 è stato P.I. del progetto di ricerca Italian Novellieri and Their Influence in Renaissance and Baroque European Culture: Editions, Translations, Adaptations finanziato (2012-2014) dall’Università di Torino attraverso un accordo con la Compagnia di San Paolo.
I suo interessi di ricerca si incentrano sul testo per il teatro, in particolare il teatro classico e il teatro contemporaneo spagnolo; si è occupato pure di narrativa e di poesia in lingua spagnola del XX secolo, di didattica della lingua e della traduzione.

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