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cartaceo, ISBN 9788899200442
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PDF 33.3 MB, ISBN 9788899200459
Uomini e orsi: morfologia del selvaggio
a cura di Enrico Comba, Daniele Ormezzano

collana Centro interdipartimentale di scienze religiose dell'Università di Torino
anno di pubblicazione 2015
pp. 320
ISBN cartaceo 9788899200442
ISBN pdf 9788899200459

Il tempo del Carnevale rappresenta il momento “selvaggio” della fine dell’inverno e dell’inizio della nuova stagione, caratterizzato dall’irruzione di figure di confine, maschere animali, personaggi che richiamano il mondo dei morti e che portano con sé il germe della forza vitale, l’energia che produce il risveglio della natura e preannuncia la crescita e la fertilità dei nuovi raccolti. Questo mondo selvaggio si presenta sotto le forme di una contiguità tra l’uomo e l’animale: i travestimenti, le maschere, alludono a un mondo in cui le caratteristiche proprie dell’umano e dell’animale si confondono e si intrecciano. Tra queste figure spiccano in modo particolare quelle dell’Uomo Selvaggio, l’essere umano che assume attributi e aspetti del mondo animale, e l’orso, l’animale che più di tutti si avvicina all’uomo e sembra presentarne un’immagine deformata. Si tratta di figure simboliche che provengono da tempi e spazi lontani per raccontare qualcosa che appartiene alle nostre origini comuni. L’orso assume attributi e funzioni simili in contesti molto diversi, quali il mondo dei Sámi in Finlandia o i cacciatori-raccoglitori del Nord America, rappresentando il confine tra il mondo della natura e il mondo umano, tra l’animalità e la faticosa costruzione dell’umanità; un processo che è perdurato per secoli, forse per millenni, e che ancora non può dirsi compiuto.


Professore di Antropologia delle Religioni all’Università di Torino. Il suo principale interesse di studio consiste nell’analisi dei sistemi religiosi e della mitologia dei popoli nativi nordamericani. Ha condotto ricerche sul campo negli Stati Uniti, in Canada e in Siberia.


Conservatore della sezione di Paleontologia presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Dopo la tesi di laurea in Scienze Naturali, discussa all’Università degli Studi di Torino, sulla ricostruzione di uno scheletro di Ursus spelaeus, ha continuato ad occuparsi di orsi tanto fossili che attuali sia dal punto di vista naturalistico che culturale in occasione di mostre, convegni e conferenze.

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