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cartaceo, ISBN 9788897523314
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PDF 5.6 MB, ISBN 9788897523321
Lodovico Belgiojoso
La via del rifugio
Lodovico Barbiano di Belgiojoso è figura emblematica del rinnovamento dell’architettura italiana del Novecento ed esponente di spicco del razionalismo. Dopo aver creduto in un primo tempo all’illusorio rinnovamento promesso dal fascismo, fu tra quanti aderirono all’impegno contro il regime, pagato con la deportazione a Mauthausen. Ed è nel sottocampo di Mauthausen-Gusen che poté disegnare su alcuni foglietti gli episodi più significativi della sua vita da deportato. Questi schizzi, insieme ad altri realizzati al momento della liberazione e del ritorno a Milano, sono stati esposti in una mostra organizzata dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria 2013, presso la Biblioteca “Arturo Graf” e all’interno del progetto “Scritture disegnate in biblioteca”.
collana Scritture disegnate in biblioteca
anno di pubblicazione 2013
pp. 64
ISBN cartaceo 9788897523314
ISBN pdf 9788897523321
Lodovico Barbiano di Belgiojoso (Milano, 1909-2004) fondò nel 1932 insieme a Gian Luigi Banfi, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers, lo studio di architettura BBPR. Nonostante le difficoltà, il gruppo rimase coeso e continuò, anche dopo la morte di Banfi a Gusen, a firmare i progetti con l’acronimo derivante dai quattro cognomi dei componenti. Tra le numerose opere, si segnalano il piano regolatore per la Valle d’Aosta (1936), la colonia elioterapica di Legnano (1938), la Torre Velasca a Milano (1958), la Torre di piazza Statuto a Torino (1959), la sede Olivetti di Barcellona (1964).

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