anno di pubblicazione 2018
pp. 384
ISBN cartaceo 9788899982690
ISBN pdf 9788899982706
«Tommaso Brighenti cerca di dissipare le nebbie che avvolgono cinque diverse esperienze pedagogiche, ormai lontane nel tempo, mettendone a fuoco le intenzioni, i mezzi, i risultati. Lo scopo è quello di mettere ordine nei fatti, non per trovare una ricetta giusta e nemmeno per far rivivere una tradizione, ma per conoscere. Dato comune a questi cinque progetti culturali è che essi non sono meccanicamente relazionati alle linee generali dello sviluppo scientifico, tecnico ed economico del loro tempo e nemmeno si basano su un’istanza “razionalista”, nel significato limitante che il termine ha avuto nell’architettura del XX secolo. È invece evidente che è dalla dialettica delle diverse posizioni, persino dalla eterogeneità delle idee che si incontrano insieme in un luogo, che nasce la specialità di una “Scuola”.
[…]
Sappiamo tutti che ci sono delle forme di conoscenza, come la medicina e la chirurgia ad esempio, molto importanti per la vita stessa dell’uomo, che non sono “scienze” in senso stretto e l’architettura è una di queste. Forse per questo aleggia, sul lavoro di Brighenti, un alito, insolito nel nostro tempo, di idealità, forse persino il fantasma della visionarietà suprematista di Malevich […] e il pensiero di László Moholy-Nagy […]: «Una delle funzioni dell’artista nella società è quella di mettere strato su strato, pietra su pietra, nell’organizzazione delle emozioni; di registrare i sentimenti con i suoi strumenti particolari e strutturare, raffinare e dirigere la vita interiore dei suoi contemporanei».
dalla prefazione di Luciano Semerani
(Parma 1985), architetto laureato alla Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano dove nel 2015, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica. Svolge attività didattica presso il Politecnico di Milano dove insegna progettazione architettonica.
Ha collaborato con diverse università italiane in particolare il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Parma tenendo lezioni e partecipando ad attività di sperimentazione progettuale. È caporedattore della rivista “FAMagazine – Ricerche e progetti sull’architettura e la città”.
Prefazione. L’interrogativo pedagogico
Luciano Semerani
Premessa
I. L’esperienza di tre punti di vista
La Scuola di Valparaíso: l’osservazione, l’atto e la forma. L’insegnamento dell’architettura come pratica costruttiva
La ricerca di uno spazio narrativo. L’insegnamento dell’architettura alla Cooper Union di New York
Una nuova idea del reale. L’ Architectural Association di Londra
II. Due biografie compositive come chiave di interpretazione
Guido Canella, tra forma e comportamento. Le ricerche fondative e gli embrioni formali
Luciano Semerani, “la laica religio del fare con arte”. La dissezione della forma come filosofia della composizione
III. Idea di architettura, scuole di architettura
A chi trasmettere. Cosa trasmettere. Come trasmettere
Postfazione
Scuole e maestri
Enrico Bordogna