
anno di pubblicazione 2014
pp. 240
ISBN cartaceo 9788897523666
ISBN pdf 9788897523673
ISBN epub 9788899982539
Negli ultimi anni in Italia è ripresa l’emigrazione giungendo a superare, secondo le statistiche ufficiali, le centomila unità annue. L’attenzione dei media, nel denunciare i tagli alla ricerca, le cattive condizioni del mercato del lavoro e la mancanza di meritocrazia diffusa nel paese, si è focalizzata sulla perdita di giovani talenti verso l’estero. A lasciare l’Italia, però, non sono più solo lavoratori altamente specializzati, o cervelli in fuga, ma anche studenti, professionisti, tecnici, imprenditori, ricercatori, pensionati, cooperanti e altre figure, qualificate e non, che partono da ogni regione. Questo soggetto difficile da definire – emigranti, expat, cervelli in fuga? – non ha nemmeno una dimensione precisa. Come calcolare infatti il numero di chi si muove nell’Europa di Schengen o che attraversa frontiere con un visto turistico o di studio e che poi decide di fermarsi? Cosa differenzia la nuova emigrazione che alle guide dell’emigrante ha sostituito blog e social network, che al posto del telefono usa Skype, da quelle del secolo scorso? Rispetto alle migrazioni del passato cambiano anche le motivazioni, oltre alla ricerca di lavoro, si emigra per studiare, cercare una migliore qualità della vita o per amore.
L’inchiesta del Centro Altreitalie intrecciando fonti diverse – statistiche, un questionario e interviste – traccia lo spaccato del nuovo e complesso fenomeno migratorio italiano.
Ha studiato in Italia e negli Stati Uniti, Fulbright presso l’University of Minnesota, dove si è specializzata in women’studies e storia delle migrazioni.
È stata docente di letteratura angloamericana presso Università di Teramo dal 2001 al 2006. Attualmente ricopre la carica di direttore del Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane e di direttore scientifico di Altreitalie, Rivista di studi sulle migrazioni italiane nel mondo. È membro del Comitato Scientifico del Museo nazionale dell’emigrazione italiana (Ministero Affari Esteri) e della mostra “Fare gli Italiani” proposta all’interno del Comitato Italia 150. È vicepresidente dell\'AEMI (Association of European Migration Institutions) ed è membro del comitato scientifico del MEI (Museo nazionale dell\'Emigrazione Italiana, Ministero per gli Affari Esteri).
Le sue pubblicazioni comprendono I motori della memoria. Le donne piemontesi in Argentina, Torino, Rosenberg & Sellier, 2010 e, con Alvise Del Pra’, La meglio Italia. Le mobilità italiane nel XXI secolo, Torino, Accademia University Press, 2014. Ha curato Itinera. Paradigmi delle migrazioni italiane, Torino, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, 2005.