
anno di pubblicazione 2020
pp. 200
ISBN cartaceo 9791280136145
Il racconto inizia dai primi giorni della pandemia, con le fughe per tornare in Italia, o nella propria casa all’estero, con le quarantane dei “ragazzi confinati in una stanza d’affitto” – in dubbio se seguire le norme anticontagio italiane o quelle del paese straniero – delle loro paure per i propri cari in Italia, unite a quelle per la perdita del lavoro.
La seconda parte raccoglie gli interventi di parlamentari, funzionari, docenti, esponenti di enti e associazioni che si interrogano sul futuro delle mobilità italiane e sui provvedimenti da adottare per i milioni di italiani all’estero e per quel milione e più di nuovi migranti italiani che hanno lasciato il paese negli ultimi anni.
L’inchiesta, a cui hanno partecipato oltre 1200 italiani all’estero da non più di 15 anni, mostra che gli expat più integrati economicamente hanno affrontato bene il lockdown. La grande maggioranza ha continuato a lavorare, chi normalmente, chi in modalità teleworking, oppure ha usufruito di ammortizzatore sociali come la cassa integrazione, o l’aspettativa retribuita. Da tutte le testimonianze emerge che i più colpiti sono stati gli ‘invisibili’ – quelli arrivati negli anni recenti, i lavoratori precari della ristorazione e del settore alberghiero che spesso hanno perso il lavoro, o sono rimasti a casa senza stipendio.
Ma la maggioranza delle centinaia di intervistati, cresciuta nella cultura della mobilità, ha risposto di non aver dubbi sulla propria scelta migratoria.
Ha studiato in Italia e negli Stati Uniti, Fulbright presso l’University of Minnesota, dove si è specializzata in women’studies e storia delle migrazioni.
È stata docente di letteratura angloamericana presso Università di Teramo dal 2001 al 2006. Attualmente ricopre la carica di direttore del Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane e di direttore scientifico di Altreitalie, Rivista di studi sulle migrazioni italiane nel mondo. È membro del Comitato Scientifico del Museo nazionale dell’emigrazione italiana (Ministero Affari Esteri) e della mostra “Fare gli Italiani” proposta all’interno del Comitato Italia 150. È vicepresidente dell\'AEMI (Association of European Migration Institutions) ed è membro del comitato scientifico del MEI (Museo nazionale dell\'Emigrazione Italiana, Ministero per gli Affari Esteri).
Le sue pubblicazioni comprendono I motori della memoria. Le donne piemontesi in Argentina, Torino, Rosenberg & Sellier, 2010 e, con Alvise Del Pra’, La meglio Italia. Le mobilità italiane nel XXI secolo, Torino, Accademia University Press, 2014. Ha curato Itinera. Paradigmi delle migrazioni italiane, Torino, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, 2005.