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PDF 7.8 MB, ISBN 9788831978101
Aurora Laurenti
Intagli rococò Professionalità ed elaborazione del gusto negli interni del Palazzo Reale di Torino
collana Prospettive storiche. Studi e ricerche
anno di pubblicazione 2020
pp. 284
ISBN cartaceo 9788831978569
ISBN pdf 9788831978101

Torino, 1720-1760 circa. Sotto la guida degli architetti Filippo Juvarra prima, e Benedetto Alfieri poi, il Palazzo Reale dei Savoia è al centro di un impegnativo programma di rinnovamento decorativo. La monumentale magnificenza seicentesca cede il passo a una progettazione attenta alla funzione degli ambienti e alla seduzione dell’ornato. I cantieri di allestimento, inaugurati da Vittorio Amedeo II per il matrimonio del figlio, sono poi ampiamente promossi dallo stesso Carlo Emanuele III, cui si deve la programmatica volontà di rimodellare quasi interamente gli interni del palazzo.
È questo il contesto all’interno del quale si muove la straordinaria, quanto poco nota, attività degli intagliatori in legno nel Palazzo Reale di Torino. Sessanta artisti della decorazione – di cui emergono ora i nomi e le competenze professionali – risposero a quella richiesta di rinnovamento, attribuendo una precisa riconoscibilità alla fortunata stagione del rococò a Torino. L’incontro tra la fortunata conservazione delle decorazioni e la ricchezza dei documenti d’archivio ha indirizzato questa ricerca, consentendo di rilevare il ruolo di alcuni brillanti intagliatori nella definizione della cornice ambientale in cui si svolgeva la vita di corte. Lo spoglio delle fonti ha così sollecitato e guidato l’indagine su alcune questioni che risultano centrali per lo studio del design d’epoca moderna: attraverso quali processi si progetta e realizza un ornamento? Chi si assume la responsabilità della sua elaborazione? Che cosa significa, nel Piemonte della prima metà del Settecento, ricercare un preciso «effetto dell’intaglio ed il vero gusto» di una decorazione?


Storica dell’arte, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 2017 e collabora con l’Università degli Studi di Torino. Ha condotto la sua attività post dottorale grazie al sostegno delle borse di ricerca annuali offerte dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura (Torino) e dal Burlington Magazine (Londra), approfondendo i temi del rapporto tra le arti decorative e il design degli interni tra il XVII e il XVIII secolo, con particolare attenzione al ruolo dell’intaglio in legno, del disegno e delle stampe. Collabora con amministrazioni, restauratori e case editrici come consulente storica dell’arte, iconografa e autrice.

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