
La storia dello spettacolo in Italia è una materia piuttosto nuova, che si forma accademicamente nella temperie politica, culturale e artistica che si snoda fra gli anni Sessanta e gli Ottanta. Ma la sua vicenda è molto più lunga e complessa.
Anzitutto, perché poggia su di una tensione storiografica preesistente: per questo, più che di “nascita”, nel nostro Paese si parla di rifondazione degli studi di teatro. E poi in quanto alcune delle domande alla base del nuovo paradigma scientifico – a partire dalla definizione stessa dell’oggetto d’indagine – continuano a riverberare anche in seguito.
Incastonato com’è fra passato e futuro, il processo di istituzione della disciplina non rappresenta esclusivamente uno snodo-chiave nella nostra cultura teatrale novecentesca. È anche una tappa, certo dirompente, di una storia di più lunga durata, da un lato in larga misura già in atto rispetto al momento che si è soliti considerare il suo innesco e dall’altro lato per certi versi tuttora ben viva e attiva.
Questo libro ha il proposito di ricostruire i primi passi di tale progetto, alla ricerca tanto delle ragioni che a un certo punto, intorno alla metà del XX secolo, hanno spinto una serie di giovani ricercatori a perimetrare il nuovo campo di studio; quanto degli esiti di quei percorsi, che hanno portato a immaginare – e poi a concretizzare – un altro, nuovo modo di pensare e studiare il teatro all’interno dell’università, che a tutt’oggi pone questioni ancora estremamente attuali.
pp. 384
ISBN cartaceo 9788831978644
ISBN pdf 9788831978651
Insegna Metodologia dell’analisi dello spettacolo contemporaneo all’Università di Roma “La Sapienza” e conduce il seminario di Alfabetizzazione teatrale presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, dove ha svolto la sua ricerca dottorale ed è stata per tre anni assegnista in Discipline dello spettacolo.
Oltre l’ambito accademico, cura progetti di approfondimento sulla cultura performativa, collaborando con diverse riviste del settore e coltivando un impegno nel campo della politica culturale. Attualmente lavora per Santarcangelo dei Teatri, che le ha affidato una ricerca sulla storia del Festival in occasione del suo cinquantennale nel 2020.